L’antica
via Tiberina
La via Tiberina è l’antica strada che parte dall’Urbe e si immerge nella meravigliosa e fertile piana del Tevere, ricca di boschi secolari e di estesi campi agricoli, caratterizzati da affascinanti colori che mutano con l’avvicendarsi delle stagioni.
A venti minuti da Roma, sulla Tiberina, è ubicata la tenuta agricola di Pallavicini Mori. Una proprietà di 270 ettari le cui origini risalgono al XVI secolo, appartenuta agli Altieri e successivamente alla famiglia Pallavicini.
L’attuale proprietaria Augusta Pallavicini Mori è figlia del marchese Andrea Pallavicini e i nonni sono Roberto Fabio Pallavicini (patrizio di Genova) e Maria Augusta Altieri (nobile romana).


La Stella a
Otto Punte
La stella a otto punte degli Altieri è lo stemma ed il “logo” di questa tenuta, che indica un percorso luminoso. Lo stemma nobiliare è strettamente connesso al culto della Madonna delle stelle (la Vergine è definita anche Stella Maris), alla cui devozione partecipò la famiglia Altieri.
La “stella” accoglie i visitatori già dal cancello di ingresso, che conduce al borgo rurale. Al centro della piazza o corte si trova un imponente abbeveratoio restaurato, che oggi è un’opera d’arte e un affascinante monumento alla laboriosità, posizionato al centro di un borgo ricco di fascino storico.


L’incontro tra
Passato e Futuro
Il complesso edilizio è stato completamente rinnovato dopo dodici anni di costosi e articolati lavori di ristrutturazione, volti a mantenere l’identità degli edifici pur modernizzandoli internamente per renderli funzionali.
Attualmente, la tenuta è una struttura esclusiva e di altissimo livello: un relais di charme immerso nella quiete della campagna, circondato da maestosi alberi di quercia e testimonianze delle civiltà etrusca e romana.
Nonostante l’attività sia stata avviata di recente, il relais ha rapidamente conquistato l’interesse dei turisti, in particolare stranieri.
“L’incontro tra passato e futuro è stato costantemente ricercato”, sottolinea la marchesa Pallavicini Mori, coadiuvata nella gestione da Vincenzo Rota, presidente di Confagricoltura Roma.


Il Complesso Rurale
Gli edifici del borgo, recuperati dall’abbandono e modernizzati, offrono il massimo comfort per vacanze all’insegna del relax assoluto.
Il complesso rurale comprende sale ricevimento e congressuali, un ristorante e una piscina. Le sistemazioni per gli ospiti sono veri e propri mini-appartamenti, alcuni dotati di angoli cottura per famiglie con bambini.
L’arredo unisce il moderno con dettagli storici, come soffitti con travi in legno, antichi bauli, scrittoi e poltrone. Particolarmente suggestivi sono i soppalchi nelle camere, dove spiccano vasche da bagno retrò.
Nel centro direzionale-reception, un moderno tavolo troneggia accanto a un antico setaccio appeso alla parete, simbolo di un connubio perfetto tra tradizione e innovazione.

